Dopo il successo di The Millionaire, il regista Danny Boyle è pronto a ritornare in pista. L’autore di Trainspotting ha deciso di fare un salto indietro, raccontando nel suo prossimo film una storia al limite proprio come nella pellicola con protagonista Edward McGregor.
Boyle girerà 127 Hours, storia realmente avvenuta nel 2003 a Aron Ralston, alpinista americano colpito da uno smottamento durante un trekking solitario. Ralston si accorse che durante lo smottamento il suo braccio destro rimase incastrato nella parete rocciosa, gli ci vollero cinque giorni per prendere una decisione drammatica quanto mai necessaria: amputarsi il braccio per liberarsi dalla morsa. Per compiere il gesto estremo Aroln Ralston si aiutò con le uniche cose che aveva a diposizione, un coltellino svizzero e alcune corde.
Protagonista di 127 Hours (il titolo rimanda alle ore in cui l’alpinista rimase intrappolato) sarà James Franco, il quale ha accettato senza batter ciglio il ruolo offerto. La pellicola è stata già definita come un “Into the wild” versione Danny Boyle, con un finale molto più “happy” rispetto al film di Sean Penn.
Scarsissimi saranno i dialoghi presenti in 127 Hours, secondo quanto trapelato dal set la pellicola conterrà più di 60 minuti “muti”, in cui James Franco non dirà una sola parola.