Gioco d’azzardo e Grande Schermo. Un binomio che funziona alla grande. Un feeling che a dispetto degli anni, dei trend e dei linguaggi, non passa mai di moda. A sfogliare l’album dei ricordi, i primi nomi che vengono subito in mente subito sono La Stangata (1973, con Paul Newman e Robert Redford), Lo scopone scientifico (1972 con Bette Davis e Alberto Sordi e Bette Davis), senza dimenticarsi delle indimenticabili partite a poker nei film western, come in Per qualche dollaro in più (1964) di Sergio Leone, o il più leggero …continuavano a chiamarlo Trinità (1971), con la coppia Bud Spencer e Terence Hill, o ancora il più toccante Rain Man (1988), con il premio Oscar Dustin Hoffman che, grazie all’autismo di cui era affetto, riusciva a sbancare i tavoli di blackjack.
Ma in tutte queste pellicole, il gioco d’azzardo è sempre stato un attore non protagonista. Ci ha poi pensato il regista Steven Soderbergh a rilanciare alla grande il genere alla grande, con la trilogia su una banda di rapinatori formata, tra gli altri, dai pesi massimi George Clooney, Brad Pitt e Mat Damon.
Ulteriore passo in avanti, nel 2008, quando il regista Robert Luketic porta sul grande schermo 21, interamente dedicato al Blackjack con protagonista uno straordinario Kevin Spacey. Sono passati quattro anni da allora, e il gioco d’azzardo online è cresciuto a dismisura.
Con la legalizzazione del gioco cash da parte di AAMS nell’estate 2011, la scalata è stata inarrestabile e a dispetto delle tante possibilità d’intrattenimento, dalle lotterie istantanee alla roulette, dal bingo ai giochi asiatici, l’assoluto dominatore della scena è uno e unico: il poker modalità Texas Hold’em. Impossibile che questo filone rimanesse escluso dall’attenta regia italiana, sempre pronta a cogliere e valorizzare gli aspetti più dirompenti nella società. E il risultato è stato Poker Generation (2012, di Gianluca Mingotto), prodotto da Tiziano Cavaliere e Fabrizio Crimi per Bros Group Holding Ltd, e di cui la guida al poker online Pokersharks ne ha seguito gli sviluppi passo dopo passo, fino all’uscita definitiva nella sale cinematografiche. Girato tra la Sicilia, Milano e l’isola di Malta, il film (84’) ricalca un po’ la storia di Filippo Candio, primo giocatore nella storia del poker italiano a essersi qualificato al tavolo finale del Main Event delle World Series of Poker, nel 2010.
La pellicola, arricchita della presenza del celebre attore Francesco Pannofino, vede come comparse anche autentici fuoriclasse del tavolo verde, a cominciare da Candio stesso, quindi Patrik Antonius (classe 1980), e via via altri big come Dario Minieri, Luca Pagano, Marco Bognanni, Salvatore Bonavena e ancora altri.