Il film racconta della cinica e burbera editrice Margaret Tate, che per non essere rimpatriata in Canada, obbliga il suo giovane assistente Andrew Paxton a sposarla.
Quando la potentissima dirigente editoriale (Sandra Bullock) rischia di essere riaccompagnata per motivi legali nella sua terra d’origine, il Canada, la professionista si inventa di essere fidanzata e volersi sposare con il suo assistente (Ryan Reynolds), che non sospetta nulla e che lei ha tormentato per anni. Lui accetta di partecipare all’imbroglio, ma solo a determinate condizioni. La strana coppia si dirige allora in Alaska per incontrare l’insolita famiglia dell’assistente (Mary Steenburgen, Craig T. Nelson e Betty White) e questa donna di città sempre maniaca del controllo si ritrova in tante situazioni in cui si sente un pesce fuor d’acqua. Con un provvidenziale matrimonio in vista e un ufficiale del servizio immigrazione alle calcagna, Margaret e Andrew giurano con riluttanza di rimanere fedeli al piano, ma la vicenda avrà, come si può facilmente intuire, conseguenze imprevedibili.