E’ il nuovo film di Michele Placido che ha per sfondo la ribellione e la contestazione studentesca italiana tipica del Sessantotto. All’epoca Placido, poco più che ventenne, era un poliziotto, esattamente il protagonista dell’opera, Riccardo Scamarcio, ruolo per il regista decisamente autobiografico. Costruita su numerosi flashback la pellicola mostra un protagonista, Nicola, che arriva a Roma alla fine degli anni ’60 perché vuole frequentare l’accademia di arte drammatica e per mantenersi si arruola nella polizia e viene coinvolto negli scontri con gli studenti iniziati il primo marzo del 1968. Con gli scontri di piazza tra gli universitari di architettura e i reparti della Celere chiamati dal rettore, divampa anche in Italia la contestazione giovanile. Quella che passerà alla storia come “la battaglia di Valle Giulia” inaugura di fatto la stagione di quel movimento destinato a cambiare il corso delle cose. Al fianco di Nicola/Scamarcio, la giovane borghese cattolica Laura (Jasmine Trinca) che prenderà parte alla contestazione e alle marce per la pace come fece la vera sorella del cosceneggiatore Angelo Pasquini e l’operaio torinese Libero, interpretato da Luca Argentero e ispirato alla figura di Guido Viale, intellettuale leader della protesta studentesca di quel periodo. Andrea (Michele Placido in età adulta e Marco Iermanò da giovane) è uno scrittore che, dopo quarant’anni, torna nella sua vecchia facoltà universitaria. Vedendo una mostra legata a quel periodo si commuove davanti a una foto che lo ritrae con la sorella Laura.Non vuole essere un’operazione nostalgica sul Sessantotto ma una storia avvincente e dinamica. Girata tra il Salento e Roma e la California (il film inizia e finisce a Los Angeles), l’ultima pellicola di Placido è un film corale che vede la partecipazione di Ottavia Piccolo (nel ruolo di Laura in età adulta) e Massimo Popolizio (il padre della ragazza).