Al Teatro dell’Opera di Roma sono stati assegnati i David di Donatello per i film usciti da gennaio 2020 a febbraio 2021. “Volevo nascondermi”, la pellicola incentrata sulla vita tormentata del pittore Antonio Ligabue, porta a casa ben sette premi su quindici nomination. Spiccano quelli per miglior film, miglior regista, Giorgio Diritti, e migliore attore protagonista, uno straordinario Elio Germano che batte un pur bravo Pierfrancesco Favino (Bettino Craxi in Hammamet di Gianni Amelio). Germano, premiato anche al Festival di Berlino, interpreta alla grande Ligabue, così come fece con Leopardi, e si conferma un interprete versatile e bravo come pochi, forse il migliore della sua generazione. È al suo quarto David.
Pietro Castellitto, fresco Francesco Totti, è stato giudicato miglior regista esordiente per il film “I Predatori”. A più di sessant’anni dal suo primo David, Sophia Loren è premiata quale migliore attrice protagonista nel film “La vita davanti a sé” di cui è regista il figlio Edoardo Ponti. Laura Pausini arriva ancora una volta seconda: a batterla, per la migliore canzone originale, è stato Checco Zalone, con il brano Immigrato del suo apprezzato Tolo Tolo. Puntuale la polemica che si è scatenata sui social. Caustico il giudizio di Mogol: Laura bravissima interprete, ma Checco è semplicemente geniale e hanno fatto bene a premiarlo. Vincono anche Gianni Di Gregorio e Marco Pettenello, autori della migliore sceneggiatura non originale per il film Lontano Lontano.
Il premio quale migliore attrice non protagonista è stato assegnato a Matilda De Angelis che ha recitato nel film di Sidney Sibilia L’incredibile storia dell’isola delle rose. La bravissima Matilda mette a segno un’annata di assoluto rilievo che la fa conoscere al grande pubblico. Premiata anche la classe dell’inossidabile Fabrizio Bentivoglio, giudicato migliore attore non protagonista nello stesso lavoro di Sidney per il quale c’è anche il riconoscimento per i migliori effetti visivi. C’è stato un momento che ha commosso tutti, nella serata dei premi presentata da Carlo Conti: Emma, la figlia dodicenne di Mattia Torre, scomparso nel 2019 a soli 47 anni, esclama candidamente “Bravo papà!” quando ritira il premio.
Lo scrittore e drammaturgo romano se lo aggiudica postumo per la scenografia originale del film Figli. David di Donatello alla carriera assegnato a Sandra Milo. Ci piace chiudere con Vittoria Puccini. La talentuosa ed elegante attrice fiorentina guadagna “solo” la nomination per migliore attrice protagonista in 18 Regali. Il film di Francesco Amato tratto da una commovente storia vera del 2017. È quanto basta: la brava artista se ne dice entusiasta.