Era il 1958 e Monicelli creò uno dei capolavori del cinema italiano: “I Soliti Ignoti”, un affresco neorealista dell’Italia del dopoguerra, tra povertà e risate. A 50 anni dal film con protagonisti Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni e Totò, il regista Lucio Pellegrini dirige “Figli delle Stelle”, commedia corale che si ispira proprio al capolavoro di Monicelli.
Nel film si assiste ad una disamina accorta e lucidissima di quelle che sono le difficoltà esistenti nel mondo del lavoro. Non solo. In chiave ironica vengono esorcizzate le paure e le insicurezze dei trentenni di oggi.
La pellicola ruota attorno alle vicende di un precario “cronico” (Pierfrancesco Favino), un portuale di Marghera (Fabio Volo), un ricercatore universitario fuori corso (Giuseppe Battiston), un’insicura giornalista tv (Claudia Pandolfi) ed un uomo appena uscito di galera (Paolo Sassanelli). Il comune denominatore dei protagonisti è quello di essere delusi dalla loro vita. Come ne “I Soliti Ignoti” decidono di passare all’azione e rapire un ministro. L’evolversi del surreale ed inverosimile rapimento condurrà ad un’esilarante fuga tra le splendide montagne della Valle d’Aosta.
Dalle parole del regista Pellegrini traspare un senso di amarcord per gli anni 80 che pervade il film. Lo stesso regista ha affermato che il titolo, che fa riferimento a un brano di Alan Sorrenti di fine anni ’70 e che i personaggi canticchiano e ballano in uno dei momenti più divertenti del film, rappresenta un’epoca in cui l’Italia era profondamente diversa, anni che i protagonisti rimpiangono.
A onor del vero va detto che quelli erano anche gli anni della strage di Bologna e della Banda della Magliana…
“Figli delle stelle” è disponibile in dvd e Blu-Ray disc.
Emanuele Zambon