Lo scorso febbraio, durante la notte degli Oscar, Avatar di James Cameron si è portato a casa un magro bottino (candidato a sei statuette alla fine ha conquistato solo tre premi minori: migliori effetti speciali, migliore scenografia e migliore fotografia). Nonostante lo strabiliante successo al botteghino e le critiche positive, il film sugli “omoni blu” è stato letteralmente messo al tappeto dal meno conosciuto (se non addirittura, in molte occasioni, passato inosservato) The Hurt Locker di Kathryn Bigelow.
Per James Cameron è arrivato il momento della rivincita; e la rivincita prende il nome dei Saturn Award, i premi assegnati dai membri dell’Academy of Science Fiction, Fantasy & Horror films alle migliori opere di fantascienza, fantasy e horror.
La manifestazione, giunta alla sua trentaseiesima edizione, ha incoronato Avatar come vincitore assoluto. La pellicola si è aggiudicata dieci premi, tra cui il premio per il miglior film di fantascienza, quello per il miglior regista, per la miglior sceneggiatura, per le migliori musiche, per il miglior design e per i migliori effetti speciali.
In una ipotetica classifica dei film che si sono aggiudicati il maggior numero di premi si piazza in seconda posizione Watchman, il quale si è aggiudicato il premio per il miglior fantasy e per il miglior Dvd in edizione speciale.