Un po’ a sorpresa è saltata fuori una recensione della sceneggiatura di “Contagion“, film del regista Steven Soderbergh e che dovrebbe vedere la luce a metà del 2011. Perchè a sorpresa? Per alcuni semplici motivi, come la lontananza dalla data di uscita, il gioco di “top secret” instaurato dal regista che aveva voluto mantenere segreto molti particolari, se non tutti. Dunque questa recensione, arrivata attraverso un blog molto autorevole negli Usa, rivela sia parte della sceneggiatura, che il ruolo che alcuni dei protagonisti avranno in questo script.
Ricordiamo che del cast faranno parte alcune importanti personalità di Hollywood come Matt Damon, Kate Winslet, Marion Cotillard, Jude Law, Gwyneth Paltrow, Lawrence Fishburne.
“La storia si apre nel weekend del Giorno del Ringraziamento, proprio nel peggior momento in cui può scoppiare un virus, considerando la quantità di persone in viaggio. Il virus e la paura si diffondono nel mondo con grande velocità, passando dalla Cina, Dubai, Giappone, Svizzera, Regno Unito, Iran, Brasile, Russia e Malesia.
Gwyneth Paltrow interpreta Beth Emhoff, la incontriamo per la prima volta mentre torna da un viaggio di affari in compagnia di un gestore di casinò di Hong Kong, Li Fai, e una top model ucraina a Londa, Irina Modelskova. Quasi immediatamente tutti e tre sono colpiti da una malattia misteriosa, Li Fai va incontro a una fine particolarmente caotica nel centro di Hong Kong dopo aver avuto delle allucinazioni.
Il marito di Beth, Thomas (Matt Damon), è costretto a prendersi cura di sua moglie e presto anche del figliastro, mentre le condizioni di lei peggiorano. Nonostante sia su larga scala e globale, Contagion non dimentica il lato umano, e lo script tocca situazioni molto personali e intime legate tra loro nella trama generale, intrecciando una storia che include infedeltà, dolore e il terrore di perdere la famiglia. Il film racconta anche come una informazione e i rumor possono viaggiare da persona a persona (come la malattia), quanto come anche i personaggi più positivi prendono cattive decisioni, anche se solo per proteggere i loro cari”.
Abbiamo cercato, in questa recensione di “Contagion” di evitare di citare finale e alcuni particolari, giusto per non rovinare la sorpresa del film. Però ci sono interessantissimi particolari su alcuni personaggi, e sul modo in cui Soderbergh ha voluto impostare questa pellicola.