Trevor Reznik è un operaio al tornio di una fabbrica, di aspetto così magro quanto cadaverico. Ormai è da un anno che non riesce a prendere sonno, non ha contatti con i colleghi e le uniche persone che frequenta sono una prostituta e una cameriera del bar di un aeroporto dalla quale si reca regolarmente. A peggiorare la situazione si verificherà un tragico incidente sul posto di lavoro che coinvolgerà un collega, e a causa del quale il protagonista si sentirà braccato. Col peggiorare dell’insonnia e della progressiva alienazione il protagonista assiste a spettacoli inspiegabili e inquietanti attorno a sé, fino a comprenderne finalmente il perché sul finale del film.
Film psicologico, non lineare e dal montaggio volutamente caotico, esprime il travaglio della mente del protagonista e cita da autori classici come Dostoevsky e grandi maestri del cinema come Hitchcock, Lynch e Cronenberg. Film che a prima vista può sembrare noioso, ma fidatevi, è un gran bel film, da vedere.