Uscito nel 2004, diretto da Mel Gibson.La storia ricalca abbastanza fedelmente vicenda narrata nei vangeli, sebbene con la presenza aggiuntiva del diavolo che si presenta specularmente in opposizione alla Madonna con il proprio anticristo. La prospettiva del regista è quella drammatico-realistica, tipica delle rappresentazioni medioevali sul martirio di Gesù, con il protagonista letteralmente massacrato quasi dall’inizio fino alla fine del film. Il montaggio aggiunge alla narrazione lineare della vicenda vari flashback degli insegnamenti di Gesù ai propri discepoli, flashback che appaiono contestualmente a momenti importanti dell’azione. Il punto di vista del regista è la full immersion, come nel precedente Apocalypto, cioè si sceglie di raccontare tutto dall’interno dell’azione, come se lo spettatore fosse parte in causa nella vicenda, grazie anche all’utilizzo dei linguaggi originali dell’epoca, l’aramaico, la lingua degli ebrei e dell’antico testamento, e il latino, la lingua dei conquistatori, insieme ovviamente all’utilizzo dei sottotitoli (purtroppo non tutti sono filologi). Opera notevole sotto tutti i punti di vista.