Sono ancora aperte le indagini che riguardano l’attore statunitense Alec Baldwin. I fatti sono quelli risalenti al 21 ottobre scorso. Sul set di “Rust” parte accidentalmente un colpo di pistola che colpisce a morte Halyna Hutchins che del film è la direttrice della fotografia. Baldwin, che impugnava l’arma, ha sempre dichiarato “non ho premuto il grilletto” ma l’FBI lo ha smentito qualche giorno fa sostenendo che “è impossibile che l’arma potesse essere fatta sparare in altro modo”. Finora non sono state formulate accuse. A farlo dovrebbe essere, al termine delle indagini che sta svolgendo, lo Sceriffo della Contea di Santa Fe dove era il set del Western.
Intanto l’attore, in una intervista rilasciata alla CNN, ha puntato il dito su Hannah Gutierrez Reed, che era addetta al controllo delle armi di scena, e su Dave Halls, l’aiuto regista, che gli ha consegnato la pistola per il “ciak”. Baldwin addita pure Seth Kenney, “fornitore” degli oggetti di scena ai produttori. Kenney, secondo il rapporto dell’FBI, avrebbe fornito addirittura 150 pallottole cosiddette “vive”.
Insomma l’incresciosa vicenda somiglia sempre più a un vero giallo. E l’attore, che peraltro si è sempre detto “fiducioso”, sta vivendo un autentico incubo. Ha dovuto chiudere il proprio account su Twitter già a dicembre. Come succede in questi casi, i social diventano il mezzo più crudo e impietoso per formulare (anche in maniera vile) ingiurie, improperi e minacce verso il malcapitato di turno. Anche il lavoro di Baldwin, come era facile prevedere, sta pagando dazio.
Accusato di indifferenza per essere tornato sul set di “Rust” solo dopo qualche mese per completare il film, all’attore di “30 Rock” sono stati annullati, a suo dire, ben cinque contratti, in pratica già chiusi. “Per uno di questi” dichiara “ero pronto a partire, ma la produzione non me lo ha concesso”. Pare anche che l’ex Presidente USA, Donald Trump, si sia mostrato sin da subito convinto della colpevolezza di Baldwin il quale aggiunge in proposito “Ho temuto finanche per la mia stessa incolumità”.